Di tanto in tanto, alcuni eventi ci riportano al centro di una discussione che non dovremmo mai smettere di affrontare. Negli ultimi anni, sia Diemme Filtration che molti altri hanno condiviso riflessioni sulla sicurezza dei tailings e sul ruolo delle tecnologie di stoccaggio a secco. Le recenti notizie provenienti da Andavilque 1, in Bolivia, hanno riacceso questo dibattito in modo forte ed emotivo.
Vogliamo essere chiari: non siamo qui per dare la colpa a qualcuno. Non sappiamo cosa sia andato storto in quel caso specifico e non è nostro compito giudicare. Ma eventi come questo ci ricordano che, come industria, dobbiamo continuare a chiederci cosa si possa fare di più, perché non lasciano nessuno indifferente.
Si stanno facendo progressi, ma non ancora abbastanza
Ad essere onesti, la consapevolezza è cresciuta in modo significativo. Negli ultimi dieci anni, le compagnie minerarie, i governi e gli organismi di regolamentazione hanno mostrato una crescente preoccupazione per la sicurezza ambientale e umana. Il ritmo del cambiamento sta accelerando, ma le sfide rimangono.
Uno dei maggiori ostacoli è ancora di natura economica: le spese in conto capitale (CAPEX) spesso dominano il processo decisionale, anche quando esistono alternative più sicure. Questa attenzione al breve termine può rallentare l’adozione di tecnologie trasformative.
Un’alternativa collaudata: il Dry Stacking
La disidratazione dei tailings attraverso la filtrazione si è evoluta in una soluzione matura, robusta e altamente adattabile. A differenza delle dighe di tailings convenzionali, il Dry Stacking elimina pressoché completamente il rischio di guasti catastrofici. Riduce inoltre il consumo di acqua, facilita il progressivo ripristino e migliora la conformità ambientale.
Noi di Diemme abbiamo visto questo potenziale diventare realtà. Il nostro GHT5000F Domino, il filtropressa per tailings più grande al mondo, è pienamente operativo dal dicembre 2022. Altre macchine di grandi dimensioni sono ora in fase di consegna e avviamento.
Questi progetti dimostrano che il dry stacking può essere implementato in un’ampia gamma di aree geografiche e climatiche, da quelle tropicali a quelle aride, da quelle ad alta quota a quelle costiere, e adattato a diverse composizioni dei tailings.
Ogni caso merita uno studio specifico
Il successo di un progetto di Dry Stacking dipende da una pianificazione accurata:
- obiettivi di prestazione chiari
- caratterizzazione dettagliata dei tailings mediante analisi fisico-chimiche
- test su scala di laboratorio
- e, se necessario, prove su scala pilota.
Non esiste una ricetta universale, ma esiste un processo. E funziona.
Non confrontiamo le tragedie, ma usiamo la stessa attenzione
Quando si verificano tragedie aeree, la risposta è spesso rapida e decisa. Giustamente. Quando gli incidenti alle dighe di contenimento dei tailings causano perdite di vite umane simili, la risposta, sebbene in miglioramento, è ancora più frammentata e spesso più incentrata sulla bonifica che sulla prevenzione.
Il confronto non riguarda la colpa, ma l’urgenza e la mentalità. Perché abbiamo gli strumenti e le conoscenze disponibili per prevenire il prossimo disastro.
Un appello alla responsabilità collettiva
Noi di Diemme Filtration ci impegniamo a offrire soluzioni che aiutino a ridurre i rischi e a proteggere le comunità. Non siamo qui per affermare che la filtrazione sia sempre la risposta, ma per dire che merita ogni volta una valutazione seria e aperta.
L’estrazione mineraria è essenziale. Così come lo è renderla più sicura per le persone, per il pianeta, per il futuro.
Continuiamo il dialogo. Continuiamo a imparare, ad adattarci e a migliorare insieme.





