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Le attività industriali a vari livelli, nel tempo, hanno spesso focalizzato l’attenzione sull’aumento della capacità produttiva trascurando il rovescio della medaglia, costituito dalla gestione dei sottoprodotti e dei rifiuti.

Di frequente questi insediamenti si trovano presso porti o grossi reti fluviali, in cui i sedimenti scaricati si sono accumulati sui fondali con un conseguente impatto sulla navigabilità e sull’inquinamento delle acque. Il solo dragaggio – e successivo stoccaggio nelle prossimità di queste aree – non costituisce una soluzione integrale del problema. Un approccio completo, infatti, è costituito da un trattamento dei sedimenti mirato all’eliminazione degli elementi inquinanti, al recupero dei materiali, al riciclo dell’acqua e al trattamento dei fanghi industriali per ridurne l’area di stoccaggio.

Una situazione molto simile vale anche per la gestione dei terreni inquinati. Nella bonifica di queste aree sono spesso richiesti interventi (talvolta permanenti, talvolta temporanei) di trattamento volti a rimuovere sostanze inquinanti (es. metalli pesanti, idrocarburi) e a recuperare materiali nuovamente riutilizzabili sfruttando processi a umido.

La tecnologia dei filtripressa

La disidratazione con filtropressa è quella che garantisce il maggior recupero di acqua ed un solido compatto. La composizione dei fanghi da disidratare può essere molto variabile in base alla provenienza del materiale. Le apparecchiature vengono scelte in modo da garantire flessibilità nella gestione, prevedendo, a volte, anche l’impiego di chemicals per aiutare la filtrazione.

Diemme® Filtration, da sempre attenta alle esigenze tipiche dei vari settori, in questi casi realizza impianti affidabili, robusti, spesso modulari tenendo conto –ove l’installazione è temporanea– di semplicità di trasporto ed installazione.

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